Come ha scritto di recente sul suo profilo LinkedIn Ivan Basso, che con la Francia ha un rapporto speciale (due volte sul podio del Tour de France), il ciclismo alle Olimpiadi di Parigi 2024 "sta confermando al mondo di essere lo sport che incontra le persone e sa regalare momenti difficili da dimenticare". Dopo gli ori olimpici della MTB Cross Country di Tom Pidcock e Pauline Ferrand-Prévot, la prova a cronometro e quella in linea su strada hanno visto il belga Remco Evenepoel diventare il primo ciclista della storia delle Olimpiadi a vincere due ori nella stessa edizione dei Giochi.
Photo Credit: Zac Williams
Dal calcio al ciclismo, il destino di un campione
All'età di 14 anni, Remco Evenepoel era una giovane promessa del calcio belga. Uno dei più talentuosi terzini di sinistra che la sua generazione avesse mai espresso fino ad allora, tanto da vestire la maglia della nazionale under 15 e under 16. Nel 2017 Evenepoel passa all’under 19 con grandi aspettative. Purtroppo, però, un bruttissimo infortunio lo costringe a rinunciare per sempre al calcio. Ma se nella vita sei un predestinato, la parola sconfitta non esiste mai. Il "motore" è di quelli buoni, così comincia a dedicarsi anima e corpo alla bicicletta seguendo le orme di papà Patrick, ciclista professionista negli anni '90.
In sette anni, Remco Evenepoel riesce a scrivere una pagina importante della storia del ciclismo moderno. Europei e Mondiali sono il suo terreno di conquista di medaglie pesanti, a cronometro e in linea. Nel 2020 partecipa per la prima volta al Giro di Lombardia. Nonostante sia il più giovane tra i professionisti al via, è lui il grande favorito. Ma il destino è ancora in agguato. Durante la discesa dal muro di Sormano, per cercare di ricucire lo svantaggio da Vincenzo Nibali, rimane vittima di una brutta caduta. Sbaglia la traiettoria della curva, urta il muretto di un ponte e precipita nella scarpata. L’esito è di quelli che non vorresti mai sentire: frattura del bacino e contusione al polmone destro. Rientra nel 2021 dopo nove mesi dall’incidente. E da lì non si ferma più. Tra i risultati ottenuti fino ad oggi dal 24enne della Soudal Quick-Step figurano: 1 Giro del Belgio, 2 volte la Liegi-Bastogne-Liegi, 1 Vuelta, 1 oro mondiale in linea a Wollongong, 1 oro mondiale a cronometro a Glasgow, e il terzo posto al Tour de France 2024.
Dal Tour de France ai due ori olimpici in una settimana
Sono passati pochi giorni dal traguardo di Nizza a quello di Parigi, ed è stato impressionante vedere due prestazioni come quelle di Remco Evenepoel pochi giorni dopo il suo terzo posto nel Tour de France: "Il giorno dopo la fine del Tour ho passato la maggior parte della giornata a letto e le sensazioni dei giorni successivi non sono state ottime. Vediamo se riesco a recuperare e battere tutti. Ci sono già riuscito una volta".
E così è stato. Arrivato a Parigi da campione del mondo in carica della cronometro, non ha fatto mancare le sue lamentele sul percorso olimpico ("Le strade sono una m***a, ci sono molte buche e non è bello passarci sopra con una bici da cronometro"), per poi vincere arrivando davanti a Filippo Ganna e Wout van Aert e consegnare al Belgio la prima medaglia d'oro alle Olimpiadi.
Photo Credit: pagina ufficial Facebook Remco Evenepoel
Copione thrilling, invece, nella prova di ciclismo in linea sul tracciato più lungo di sempre, oltre 250 km in stile "grande classica". Ma è solo negli ultimi 40 km che la gara si è animata, quando Mathieu van der Poel ha provato ad attaccare sulla salita di côte de la butte Montmartre, uno dei punti cruciali del percorso: "Ero incastrato tra Remco e Wout - ha detto il vincitore della Parigi-Roubaix e attuale campione del mondo - e pensavo che attaccare in questo tratto mi aiutasse a rovesciare le sorti della corsa. Sapevo che Wout mi teneva sempre sott’occhio, fa parte del gioco, ma quando Remco mi ha ripreso e se n'è andato ho capito che la gara era finita. È stato bravo, sono felice per lui".
L’ultimo colpo di scena a meno di 4 chilometri, nei pressi del Louvre. Remco Evenepoel si accorge di aver forato, si ferma. Urla verso i meccanici per il cambio bici ma non sa che ha più di un minuto di vantaggio sugli inseguitori. Avviene tutto in una manciata di secondi che Remco racconta così: "È stato un momento piuttosto stressante perché non ero sicuro del vantaggio che avevo. Poco prima della foratura mi hanno mostrato un cartello che diceva 25 secondi, ma ovviamente era sbagliato. Ho urlato perché volevo una nuova bici il più velocemente possibile e tagliare il traguardo. Per fortuna è andato tutto per il meglio".
Photo Credit: Zac Williams
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