"È meglio pedalare su una bici da crono o su una bici da Triathlon ?"; una domanda frequente tra gli appassionati di triathlon lunga distanza, soprattutto per chi, questa disciplina, la pratica da poco tempo.
Questa guida offre una panoramica completa delle moderne bici da crono (TT) e triathlon: caratteristiche tecniche, similitudini e differenze di autentici bolidi di tecnologia e aerodinamica nati per competere contro il tempo.
Sia le biciclette da cronometro che quelle da triathlon sono fatte per andare veloci e tagliare il vento. A prima vista sembrano abbastanza simili ed è difficile sceglierne una piuttosto che un'altra. Ma quando si tratta di geometria e adattamento in sella, allora sì che ci sono delle differenze.
UCI-IRONMAN
Il prototipo della nuova Colnago TT1 con freni a disco | Bici da cronometro del Team UAE Emirates
La prima importante considerazione va fatta per comprendere meglio le caratteristiche principali di queste due tipologie di bici. Se si intende utilizzare le bici da crono, queste devono soddisfare le rigide linee guida dell'Unione Ciclistica Internazionale (UCI) , l'organo di governo mondiale del ciclismo. Le regole riguardano dalla larghezza dei tubi alla lunghezza del manubrio fino alla posizione della sella. Nelle gare di triathlon gli atleti non sono tenuti a rispettare le normative UCI ma sono la regolamentazione della propria Federazione o del circuito al quale prendono parte, pertanto, mentre l'aerodinamica rimane fondamentale nella costruzione di una bici da triathlon, i brand possono sfoggiare una varietà di soluzioni di design, comprese quelle creative che il triatleta non può modificare ai fini della gara.
Taylor Knibb in sella alla Trek Speed Concept SLR durante l'IRONMAN 70.3 World Championship di St. George
Prima di iniziare: cos'è una bici da crono?
La Cervelo P5 di Wout Van Aert del Team Jumbo Visma in allestimento TT
Una bici da crono (detta anche da cronometro o TT) è realizzata per gareggiare contro il tempo, spesso su un percorso rettilineo e pianeggiante, in cui l'aerodinamica è al primo posto. In pratica, queste biciclette utilizzano tutta la scienza possibile per andare il più veloce possibile: viene preso in considerazione ogni grammo, e ogni angolo su ogni superficie è pensato in termini di aerodinamica. Le gare a cronometro possono variare in durata, ma ai livelli più alti raramente superano l'ora.
Se consideriamo solo l'aspetto prestazionale, le bici da cronometro offrono vantaggi indiscutibili sia in termini di aerodinamica che di rigidità. E non è un caso che quasi tutti gli atleti professionisti gareggino su una bicicletta da cronometro.
Cos'è una bici da triathlon?
Specialized S-Works Shiv Disc | Una delle massime espressioni dell'aerodinamica e delle soluzioni tecniche specifiche per il triathlon
Le biciclette da triathlon sono sviluppate con una geometria studiata per performare al meglio nelle gare dove il percorso ciclistico varia dai 40 ai 180 chilometri. Come già accennato, rispetto a quelle da cronometro, le bici da triathlon non sono soggette alcuna regolamentazione UCI e possono essere progettate per far andare il triatleta più veloce fornendogli il giusto grado di comfort. Questo porta a forme e geometrie del telaio a volte radicali. Ad esempio, le bici da triathlon hanno spesso un angolo del tubo sella più ripido che posiziona i fianchi del triatleta in avanti durante la frazione bike consentendogli di preservare i muscoli posteriori della coscia per la parte di corsa a piedi. Con il tubo sella più vicino alla verticale, infatti, i fianchi del ciclista sono esattamente sopra la guarnitura, andando ad impegnare maggiormente i quadricipiti e meno le ginocchia nella fase di potenza.
Bici da crono per un triathlon lunga distanza?
Considerando la crescente popolarità del triathlon lunga distanza come l'IRONMAN, le geometrie di molte biciclette da triathlon tengono conto anche di spazi dedicati ad allocare, cibo, bevande, attrezzi e pezzi di ricambio. Mentre i ciclisti su strada sono soventi portare gli oggetti nelle tasche della maglia, in una borraccia supplementare o nelle borse da manubrio (nei casi più rari), i triatleti possono trasportare i loro oggetti in vani portaoggetti aerodinamicamente integrati.
Ma ci sono anche altre importanti considerazioni tecniche da fare. Una bici da crono potrebbe risultare scomoda su una distanza lunga. Entrambe le tipologie hanno caratteristiche di design specifiche per l'efficienza aerodinamica, ma la bici da triathlon è progettata per garantire comfort di guida durante più ore di pedalata, specie nel caso degli amatori. Inoltre, la sua geometria aiuta a preservare i muscoli delle gambe per la parte della corsa. Entrambi i tipi di bici sono dotati di manubrio con estensioni aerodinamiche (prolunghe) per consentire al ciclista di allungare le braccia e assumere una posizione che riduca la resistenza al vento. Ma la posizione aerodinamica del manubrio su una bici da triathlon non è così aggressiva; la schiena e la parte superiore del corpo sono meno stressate rispetto alla posizione TT.
La posizione aero su una bici da triathlon è meno aggressiva di quella su una bici da cronometro
I 10 punti chiave per fare la scelta migliore
1. Aerobar ed estensioni
Il manubrio integrato con prolunghe, tecnologico ed aerodinamico, della nuova Felt IA-2
L'Aero Bar, il manubrio distintivo per bici da crono e triathlon, è costituito da una base, chiamata base bar, e dalle estensioni (prolunghe).
Le leve dei freni sono montate sulla base bar, mentre le estensioni costituiscono il punto di controllo del cambio. Le base bar vengono utilizzate anche per le salite, soprattutto quelle ripide. Per ottenere la vestibilità perfetta, è possibile regolare la lunghezza e l'angolazione dello stelo, i distanziali della serie sterzo, l'altezza del bracciolo e l'angolo di estensione.
Le estensioni sporgono in avanti e, insieme ai braccioli (poggia gomiti), consentono al ciclista di adottare e mantenere una posizione del corpo più aerodinamica di quanto sarebbe possibile.
Esistono regolamenti specifici dedicati a limitare la portata di prolunghe e poggia gomiti nelle gare UCI. Al di fuori degli eventi regolamentati dall'UCI, tuttavia, questo non rappresenta un problema.
2. Il telaio: forme e geometrie
Il futuristico telaio da triathlon della Cervelo PX 2022
L'aerodinamica è praticamente tutto quando si tratta di bici da crono e il peso ha un'importanza secondaria. Per questo motivo, le forme dei tubi sono ottimizzate per essere quanto più lisce possibile, offrendo anche vantaggi in termini di rigidità, peso e schermatura delle borracce dal flusso d'aria. Anche la geometria delle bici da cronometro e da triathlon differisce da quella delle bici da strada. La differenza più evidente è che le bici da cronometro generalmente hanno angoli del tubo sella più ripidi (circa 75-78 gradi) rispetto alle bici da strada.
Le regole UCI stabiliscono molte delle misure di una bici da crono, ma al di là dei regolamenti, biciclette da cronometro e triathlon tendono ad avere un passo più corto per avvicinare il ciclista alla parte anteriore della bici, tubi sterzo corti e un'altezza dello stack ridotta. Entrambe, inoltre, tendono anche a utilizzare pedivelle più corte per una maggiore potenza e una migliore aerodinamica.
3. Ruote ad alto profilo e a disco
Il Team EF Pro Cycling durante il test delle Vision Disc e ad alto profilo montate sulla Cannondale SuperSlice Evo, in una speciale combinazione di colori Rapha x Palace Tour de France 2022
Come per il telaio, l'aerodinamica è fondamentale per le ruote di una bici da crono e triathlon. Nelle prove a cronometro si utilizzano ruote posteriori a disco piene e ruote anteriori con profondità del cerchio molto elevata, così come ruote a basso numero di raggi (ruote a tre razze). Le ruote anteriori a disco sono generalmente consentite solo per l'uso in pista. Ma le bici da pista sono un'altra storia che puoi leggere qui.
È necessario trovare un equilibrio tra l'uso di ruote aerodinamiche a profilo più alto e gli effetti negativi che tali ruote possono avere sulla manovrabilità della bici nelle giornate ventose. In generale, più il cerchio ha un profilo alto, più le ruote sono aerodinamiche e meglio fendono il vento. A meno che, ovviamente, non sia un vento laterale. In tal caso, i cerchi alto profilo possono agire come vele e spingere la ruota, rendendo la manovrabilità della bici piuttosto impegnativa. Per questo motivo molti professionisti hanno una varietà di ruote tra cui scegliere a seconda della gara a cui partecipano.
4. Aerodinamica
Sam Long nella tipica posizione aerodinamica sulla Trek Speed Concept Disc
Sebbene la posizione aerodinamica sia molto importante, non va trascurata quella delle leve dei freni. In generale, quando si monta una bici da crono o triathlon è necessario considerare tutti i punti di contatto: pedali, sella, avambracci, prolunghe (in posizione aerodinamica) e la posizione delle mani sulla base bar.
Nelle biciclette da cronometro l'aerodinamica è predominante sul comfort. In una cronometro, un ciclista vuole andare il più velocemente possibile dal punto A al punto B, anche se ciò significa assumere una posizione più "sacrificata". Per questo motivo il fitting è il più arretrato possibile, con il manubrio basso e una maggiore distanza tra sella e manubrio. Nel triathlon, dove le gare possono essere molto lunghe, il comfort è il fattore più importante. Le posizioni dei ciclisti saranno meno raccolte e un po' più rilassate.
5. Posizione di guida
La posizione di guida su una bici da crono e triathlon è molto simile. In entrambi i casi il ciclista vuole ridurre la superficie esposta al vento. Immagina una galleria del vento: serve la minor resistenza possibile mantenendo i watt massimi. Nella cronometro questa posizione è più estrema rispetto a una bici da triathlon, soprattutto se il percorso ciclistico è piuttosto lungo. In entrambi i casi il ciclista vuole restare basso davanti. Un tubo sterzo corto consente al torace di abbassarsi. Alcuni addirittura consigliano di utilizzare una bici da crono con un telaio più piccolo per ottenere un'altezza del gomito più bassa e quindi della stessa altezza delle spalle.
6. Freni
La forcella aerodinamica con freni a disco e sistema frenante Shimano Dura-Ace Di2 della Canyon Speedmax CFR
Fino a poco tempo fa, i produttori di biciclette faticavano a trovare soluzioni aerodinamiche per nascondere i freni a pattino all'interno della forcella o sotto il movimento centrale. Ciò ha comportato prestazioni di frenata compromesse o manutenzioni complicate (o entrambe le cose), ma è stato un rischio considerato accettabile per il guadagno aerodinamico.
Oggi molte bici da triathlon stanno passando dai freni tradizionali ai freni a disco per un maggiore controllo in condizioni variabili. Inoltre, poiché il cablaggio può essere nascosto, i freni a disco possono rendere l'intera bicicletta più aerodinamica.
È quindi troppo semplicistico affermare che i freni tradizionali sono sempre più aerodinamici dei freni a disco, perché dipende da come i componenti si combinano nell'insieme. Inoltre, non c'è dubbio che migliori prestazioni di frenata nelle gare tecniche possano aiutare a pedalare più velocemente. Questo perché permettono una frenata più tardi ritardata e più sicura. Il che, a parità di condizioni, aiuta a migliorare la velocità media.
7. Idratazione e riserve
La nuova Argon18 E-119 Tri Plus con freni a disco e soluzioni integrate di idratazione e porta oggetti
Per le gare a cronometro, gli atleti spesso ricorrono a una massimo due borracce posizionate in modo aerodinamico. Ma nelle gare di triathlon lunga distanza, è fondamentale avere a bordo una riserva di idratazione e alimentazione (e anche un po' di attrezzatura) perché il percorso ciclistico è la parte migliore della gara dove poter bere e mangiare.
Sulle bici aero si possono applicare soluzioni per riporre acqua, cibo e attrezzatura che siano di facile accesso per il triatleta senza compromettere l'aerodinamica.
8. Trasmissione
La monocorona in carbonio della Pinarello Bolide TT di Filippo Ganna | Team Ineos Grenadiers
Le prove a cronometro si svolgono spesso su percorsi pianeggianti o ondulati, permettendo quindi ai ciclisti di ottimizzare il proprio rapporto per ottenere il massimo vantaggio.
Questo si traduce in corone di grandi dimensioni (fino a 60 denti) e cassette ampiamente distanziate. Le prime ottimizzano la linea catena, le seconde aiutano i ciclisti a modulare la cadenza in modo più preciso, un aspetto importante quando si pedala al limite.
9. La sella
Data la natura aggressiva della posizione di guida a cronometro, la scelta della sella è fondamentale per mantenere il comfort e prevenire infortuni.
È bene quindi considerare una sella studiata appositamente per ridurre la pressione sui tessuti molli quando si pedala in posizione aerodinamica, perché permette di muovere i fianchi in avanti e produrre più potenza in posizione da crono.
Una sella con un carro relativamente lungo consentirà anche una maggiore regolabilità della posizione, il che può essere utile se il reggisella è limitato a una posizione fissa (questo nelle vecchie bici da cronometro).
10. Pneumatici
Anche l’aerodinamica degli pneumatici è un fattore importante quando si vuole ottenere la configurazione più veloce. Per le prove a cronometro, la larghezza del pneumatico deve essere ottimizzata per massimizzare le prestazioni.
Si tratta quindi solo di scegliere un pneumatico che sia leggermente più stretto della larghezza esterna del cerchio. Ad esempio, se il cerchio ha una larghezza esterna di 28 mm, un pneumatico da 25 mm sarà probabilmente la scelta migliore dal punto di vista aerodinamico.
Conclusioni: quale bicicletta è adatta al Triathlon?
Sia le bici da crono che quelle da triathlon possono essere utilizzate nelle gare di triathlon. Ma se il percorso ciclistico è lungo, soprattutto nei casi di un 70.3 o un IRONMAN full distance, una bici da triathlon sarà molto più comoda; oltre a permettere più spazio per l'idratazione e la nutrizione. Inoltre, mentre le bici da crono mantengono il ciclista nella posizione più aerodinamica possibile, le bici da triathlon offrono il miglior equilibrio tra l'aerodinamica e il risparmio dei muscoli delle gambe per la fase di corsa.
A voi la scelta, l'importante è battere il tempo!