Vedere Primoz Roglic sul gradino più alto del podio non sorprende nessuno. Il 31enne sloveno ha eseguito una corsa incredibile, completando il percorso di 44,2 km in 55'04” – più veloce di 48 km/h. Il suo compagno di squadra nella Jumbo-Visma Tom Dumolin (Olanda) è arrivato con 1'01” di ritardo e si è aggiudicato la medaglia d'argento, mentre Rohan Dennis (Australia) è salito sull'ultimo gradino del podio con 1'04”.
Gli appassionati di ciclismo hanno conosciuto Primoz alcune stagioni fa, anche se solo pochi di loro avevano sentito parlare della sua storia unica e, soprattutto, di come è entrato nel mondo del ciclismo. È proprio questa la storia che vogliamo celebrare oggi, una storia che dimostra che anche un cambiamento radicale, se alimentato con passione e forte volontà di rialzarsi, può portare frutti straordinari – come l'Oro Olimpico.
BICICLETTA: DA STRUMENTO DI RIABILITAZIONE A MEZZO DI TRIONFO.
Primoz Roglic voleva essere il numero uno al mondo. Non nel ciclismo su strada, ma nel salto con gli sci. La sua carriera fatica a decollare a causa di diversi infortuni. Ma il punto cruciale della sua vita sportiva è rappresentato dal terribile incidente dal trampolino di Planica nel 2007. Quello è il punto di rottura: Roglic inizia con il ciclismo come forma di riabilitazione e, come spesso accade, se ne innamora. A causa della mancanza di vittorie decide di cambiare: nel 2011 inizia a pedalare professionalmente.
Dopo due anni di apprendistato nella Gran Fondo e tante vittorie, fa una certa pressione per passare al team sloveno Adria Mobil. Il primo anno è piuttosto duro, ma presto inizia a collezionare vittorie, che aumentano esponenzialmente stagione dopo stagione. Un ottimo motore e tanta potenza gli garantiscono numerose vittorie, soprattutto nelle cronometro. Migliora sempre di più in salita perdendo peso e mostrando le sue incredibili condizioni psicofisiche.
Ciò che impressiona i tifosi nelle gare di un giorno di Primoz è la concentrazione e la perseveranza che si vedono nei suoi occhi. È un ragazzo silenzioso che sembra isolarsi completamente dal mondo prima di una gara a cronometro – un'abilità che sicuramente ha acquisito durante i suoi anni di salto con gli sci.
Le sue bellissime prestazioni e gli ottimi risultati con il Team Adria Mobil lo portano a firmare un contratto biennale con l'olandese World Tour Jumbo nel 2016. È questo il suo trampolino di lancio per diventare il ciclista più forte del mondo: nella stagione 2016-2017 ottiene i suoi primi risultati World Tour e la medaglia d'argento ai Campionati del mondo su strada UCI; nel 2018 arriva quarto al Tour de France; nel 2019 finisce sul podio del Giro d'Italia, spacca la Vuelta e nel suo anno di grazia, il 2020, manca per un soffio il Tour, conquista Liegi e doppia la Vuelta.
Infine, quest’anno ha vinto la medaglia d’oro olimpica nella cronometro individuale – la stessa gara che gli è costata così tanto nel Tour 2020.
Primoz non si arrende mai, si rialza sempre, si concentra, si allena duramente e VINCE.
UN CERVELO COME ARMA VINCENTE
Per quanto riguarda il supporto tecnico, soprattutto quando si tratta di correre contro il tempo, la bici giusta fa la differenza.
Primoz ha potuto contare su Cervelo, il marchio canadese di bici altamente performanti che ha iniziato a fornire i propri corridori al Team Jumbo-Visma nel 2021.
Il cronoman Wout van Aert, Tony Martin e Primoz Roglic hanno utilizzato un Cervélo P5 nelle loro corse contro il tempo.
Primoz, infatti, ha guidato un Cervelo P5 per costruire il suo successo olimpico.
UN MISSILE AERODINAMICO
La forma aerodinamica del telaio e del manubrio garantisce che la resistenza dell'aria sia la minima possibile. Ciò consente al ciclista di utilizzare tutta la sua potenza nel modo più efficiente. Grazie agli anni di esperienza di Cervelo e ai suoi numerosi test, P5 è una bici incredibilmente rapida che spinge i ciclisti al limite. E' ideale per il Team Jumbo-Visma, ma è apprezzato anche da tanti triatleti. Cervelo mirava a ottenere prestazioni aerodinamiche con la sua P5, applicando la propria esperienza pluriennale nella progettazione di biciclette aerodinamiche e facendole guidare da professionisti sul campo. Il risultato è una bicicletta che spinge oltre i propri limiti in ogni modo possibile .
Cervelo P5 è diventato sempre più rigido, ma anche sempre più leggero. La forma del telaio, del manubrio, nonché le posizioni del gruppo e le caratteristiche del design si combinano per ridurre la resistenza e migliorare l'efficienza dell'atleta. Questa bici è più aerodinamica della S5, anche nella cronometro in salita.
Come dimostra la vittoria di Primoz, P5 è perfetta per le competizioni World Tour e gli eventi UCI, ed è anche diventata la preferita di molti atleti delle “tappe” di lunga durata.
P5 è l'arma perfetta per la tua corsa contro il tempo.