Gravel

Gravel

Una delle novità più interessanti di questi ultimi anni sono sicuramente le gravel bike, biciclette con un’impronta corsaiola pensate per affrontare anche strade bianche, sentieri e sterrati. Il problema dell’alloggiamento di questi copertoni a sezione maggiorata ha obbligato i progettisti ha creare dei foderi posteriori ad hoc, come vedremo nel corso dell’articolo. Riassumendo si può dire dunque che le gravel bike, nonostante una “fisicità” che somigli molto alle bici da corsa, sono pensate per l’endurance, per i lunghi viaggi e per offrire comfort e stabilità, in modo da poter pedalare per molte ore di seguito senza affaticare troppo il fisico. Una bici gravel prevede un assetto più eretto e meno aerodinamico del ciclista, privilegiando la stabilità e il comfort in sella con l'obiettivo di macinare parecchi chilometri al giorno, alternando tratti di asfalto, strade bianche e trail poco impegnativi. Il telaio ha geometrie rilassate, un carro posteriore più lungo e un cannotto di sella con un angolo più aperto, questo permette di aumentare l’interasse tra le ruote, e montare coperture più larghe di derivazione MTB, con sezioni che variano da 28mm a 36-38mm di norma, fino a 40 mm. Questo conferisce una maggiore impronta a terra e donando stabilità e maggior grip ed evitando l' effetto “rimbalzo”. Per il passaggio cavi, le Gravel bike adottano una soluzione pensata per le MTB con fatti passaggio cavi all’interno del telaio, più pulito e allo stesso tempo protettivo. I freni di una bici Gravel sono a disco (meccanici o idraulici) con rotori da ø160mm. Soluzione che offre elevata potenza frenante e modularità dei comandi e un sostanziale aumento delle performance in situazioni di fango e pioggia. Su una gravel troviamo spesso una trasmissione di una bici da corsa. La differenza la fanno sicuramente il numero di denti, poiché le corone anteriori di una gravel sono spesso super compatte quindi con rapporti da 46/30 e 48/32 per consentire una pedalata più fluida e una frequenza più elevata. Di frequente sono inoltre presenti bici Gravel con moltipliche da mountain bike quindi 1x, dove la corona singola anteriore varia da 38 a 42 denti. E' possibile montare anche cambi elettronici come Shimano Di2, soprattutto del gruppo Ultegra e visto il successo del segmento, l case produttrici hanno iniziato a proporre dei gruppi pensati esclusivamente per l’installazione sulle bici gravel: è il caso dello Shimano GRX o il Campagnolo Ekar. Indine dalla Sella al Manubrio, il comfort e la facilità di utilizzo sono le prerogative maggiori di queste biciclette. I manubri sono maggiormente ergonomici e consentono una presa più salta per aumentare la stabilità sui fondi sconnessi e le selle più imbottite. In base alle configurazioni adottate le Gravel rappresentano quindi un mezzo a 360° che può passare dallo sterrato, alla salita ma anche al commuting urbano e il cicloturistico. Un mezzo davvero senza confini, una "Eorica Moderna" le Gravel che conservano un gusto retrò. Bici totali che hanno preso spunto da quelle tanto amate dai nostri bisnonni. Girardengo, Guerra, Ganna pedalavano infatti su bici eroiche, resistenti, “pronte a tutto” e su strade non asfaltate, perché a quei tempi, negli anni tra le due Guerre, il ciclismo era così.